Il nome della città di Monopoli ha origini antiche e diverse ipotesi etimologiche.
La più accreditata deriva dal greco Μόνη Πόλις (Móne Pólis), che significa “Città Sola” o “Città Unica”, riflettendo probabilmente la sua importanza come porto tra Siponto e Brindisi e la sua posizione strategica isolata nel territorio.
Altre interpretazioni includono “Città Importante” in riferimento alla sua funzione di fortezza messapica e porto militare nel corso della storia. Ci sono anche teorie meno comuni che la collegano al re cretese Minosse oa un termine slavo riferito alle grotte della zona.
La città ha radici antichissime, con insediamenti fin dal V secolo aC, e fu un centro commerciale e militare rilevante, soprattutto dopo la distruzione di Egnazia.
Quali reperti archeologici supportano l’origine messapica
I reperti archeologici che supportano l’origine messapica includono un ricco patrimonio di testimonianze materiali provenienti da necropoli, sistemi difensivi, iscrizioni e oggetti di uso quotidiano e culturale.
Tra i principali reperti si trovano:
Necropoli con tombe a fossa coperte da lastroni in pietra, come quelle estese e scavate nel Salento, con oltre 2000 sepolture risalenti tra il VI e il II secolo aC.
Sistemi difensivi con specchie, fortini, mura e muraglioni (paretoni) tipici della civiltà messapica.
Monete, iscrizioni epigrafiche e trozzelle (piccoli vasi) che portano il marchio culturale messapico, rinvenuti in molteplici siti, tra cui quelli di Alezio, Ugento e Vereto, e conservati in musei regionali e nazionali.
Oggetti rituali come resti combusti di maiali e semi di melograno, legati a culti di fertilità praticati nelle grotte, testimoniando le pratiche religiose messapiche.
Statue e manufatti artistici che mostrano influenze dalla Magna Grecia, come una statua in bronzo del VI secolo aC che rappresenta un dio protettore, risalente alla cultura messapica con influssi ellenici.
Questi reperti archeologici supportano la presenza e l’importanza dell’antica civiltà messapica nella regione, a cui anche l’origine di Monopoli è collegata per la sua funzione di centro commerciale e militare nel periodo antico.
Dove vedere i principali reperti messapici a Monopoli
A Monopoli, i principali reperti messapici si possono vedere principalmente presso il centro storico e attraverso alcuni ritrovamenti presenti sul territorio. Tuttavia, la quantità di reperti esposti è limitata rispetto ai grandi siti archeologici delle zone circostanti. Qui trovi dove e come visitare le testimonianze messapiche legate a Monopoli e nei dintorni.
Musei e siti archeologici con reperti messapici vicini a Monopoli
Museo archeologico nazionale di Egnazia
Situato presso gli Scavi di Egnazia a Fasano, conserva reperti messapici come tombe, iscrizioni, ceramiche, affreschi funerari e trozzelle. È la meta più importante per la visita ai reperti messapici nei pressi di Monopoli.
Scavi archeologici di Egnazia
Nel parco archeologico di Egnazia si trovano la necropoli messapica, sepolture a fossa ea camera, oltre alle strutture residue dell’insediamento antico e alle potenti mura.
Nel centro storico di Monopoli, sono stati trovati depositi archeologici di età classica e una tomba con iscrizione messapica durante gli scavi delle fondazioni della cattedrale, ma questi reperti non sono esposti in un museo specifico cittadino, bensì conservati in sedi scientifiche o in occasione di mostre temporanee. La collocazione antica di Monopoli viene considerata nell’area di influenza messapica per via dei ritrovamenti effettuati.
Se desideri vedere reperti messapici di grande rilievo, il Museo archeologico nazionale di Egnazia e il Parco archeologico collegato (a Fasano, pochi chilometri da Monopoli) sono le più destinazioni ricche e facilmente accessibili: qui sono conservati ed esposti tombe, ceramiche, vasi, iscrizioni e strutture difensive messapiche di grande importanza storica.
Dove vedere i principali reperti messapici in Salento
Per vedere i principali reperti archeologici messapici nel Salento, ci sono diversi siti e musei che meritano una visita.
Tra i più importanti:
Parco archeologico delle Mura Messapiche di Manduria : Offre testimonianze impressionanti come le mura megalitiche, una necropoli con oltre 1200 tombe, e affreschi del IV secolo aC.
Museo archeologico di Ugento : Dove si possono ammirare reperti come la statua di Zeus e altri manufatti provenienti dalla città messapica di Ugento.
Siti archeologici di Oria : Con il Santuario di Monte Papalucio e le numerose offerte votive, tra cui pettorali in argento e statuine di terracotta, visibili nelle escursioni e nel museo locale.
Vaste : Con l’Ipogeo delle Cariatidi e il Parco dei Guerrieri, che ricostruiscono l’antica cultura messapica nel territorio.
Cavallino : Un sito misterioso con resti di mura megalitiche e importanti testimonianze dell’epoca messapica, visitabili nel Museo Diffuso di Cavallino.
Inoltre, molti musei regionali e parchi archeologici distribuiti nel Salento conservano ed espongono reperti messapici, come il Museo etnografico e il Museo della Cripta di Santa Maria degli Angeli a Poggiardo, e altre strutture che ospitano iscrizioni, vasi e oggetti rituali.