Alberobello si trova a pochi Km da Monopoli e facilmente raggiungibile. Alberobello è una destinazione magica e unica al mondo, famosa per i suoi trulli, straordinarie abitazioni con tetti a cono dichiarate Patrimonio UNESCO. Per visitarla in modo completo e vivere un’esperienza indimenticabile, è consigliabile esplorarla attraverso i suoi quartieri storici, i luoghi culturali ei punti panoramici che le conferiscono fascino e autenticità.
Le aree principali da visitare
Rione Monti è il quartiere turistico più ampio e famoso, con circa 1000 trulli. Qui si può passeggiare tra vicoli stretti e acciottolati, visitare negozietti di artigianato e souvenir, e ammirare particolari costruzioni come i Trulli Siamesi, con due coni uniti che raccontano una leggenda locale.
Rione Aia Piccola è invece la zona più piccola e autentica, ancora abitata, dove i trulli mantengono il loro uso residenziale tradizionale. Qui si può apprezzare la vita quotidiana lontano dalla folla dei turisti.
Luoghi e monumenti imperdibili
Trullo Sovrano : è il più grande trullo della città e l’unico a due piani. Visitare il suo museo permette di scoprire la storia e l’architettura della regione, oltre a vedere gli arredi originali dell’inizio del Novecento.
Chiesa di Sant’Antonio : una chiesa a forma di trullo nel cuore del Rione Monti, simbolo di fede e peculiarità architettonica locale.
Casa Pezzolla : complesso di 15 trulli comunicanti che ospita il Museo del Territorio, con esposizioni sulla storia e cultura della Valle d’Itria.
Casa D’Amore : edificio storico del 1797, primo costruito dopo che Alberobello fu liberata da tributi, testimonianza di un passato storico rilevante.
Esperienze da non perdere
Visitare i laboratori artigiani per osservare le tecniche di costruzione dei trulli e acquistare prodotti locali.
Salire al Belvedere Santa Lucia , il punto panoramico più famoso per ammirare dall’alto la distesa di tetti a cono, perfetto per foto suggestive, specialmente al tramonto.
Passeggiare con calma per le vie acciottolate, immergendosi nell’atmosfera fiabesca di questo borgo affascinante.
Se possibile, organizzare la visita con una guida autorizzata o usufruire di una mappa per cogliere tutti i dettagli storici e culturali.
Con una giornata ben organizzata, è possibile visitare i luoghi chiave camminando a piedi senza fretta, mentre un soggiorno più lungo permetterà anche di esplorare i dintorni della Valle d’Itria, arricchendo ulteriormente la scoperta di questo angolo di Puglia ricco di tradizione e bellezza.
Itinerario ideale di 1 giorno ad Alberobello con orari consigliati
Ecco un itinerario ideale per visitare Alberobello in un giorno, con orari consigliati per vivere al meglio la magia dei trulli e scoprire i luoghi più importanti senza fretta.
Itinerario di 1 giorno ad Alberobello
9:00 – 10:30: Rione Monti
Inizia la giornata dal quartiere più famoso, Rione Monti. Passeggia tra le vie ricche di trulli, visita i negozi di artigianato locale e fermati ai trulli siamesi per una prima immersione nella storia. Approfitta della mattina per scattare foto con la luce migliore.
10:30 – 11:30: Trullo Sovrano
Visita il Trullo Sovrano, il più grande e affascinante trullo della città, con il suo museo che racconta la storia e l’architettura tipica. È un punto imperdibile per comprendere la cultura di Alberobello.
11:30 – 12:00: Chiesa di Sant’Antonio
Poco distante dal Trullo Sovrano, visita la chiesa a forma di trullo per apprezzare un’architettura unica e il valore spirituale del luogo.
12:00 – 13:00: Pranzo tipico
Scegli uno dei locali tradizionali in centro per gustare piatti pugliesi autentici, come orecchiette, focaccia barese o panzerotti.
13:00 – 14:30: Rione Aia Piccola
Dopo pranzo, dirigiti al quartiere più autentico e meno turistico, dove i trulli sono ancora abitati. Qui puoi apprezzare la vita quotidiana dei locali e la quiete del borgo.
14:30 – 15:30: Casa Pezzolla e Museo del Territorio
Visita questo complesso di trulli comunicanti che ospita esposizioni sulla storia, il costume e la cultura della Valle d’Itria.
15:30 – 16:30: Casa D’Amore e passeggiata nel centro storico
Approfitta del pomeriggio per visitare questo edificio storico e passeggiare senza fretta tra le vie, fermandoti a osservare i dettagli delle abitazioni e magari fermarti per un caffè o una degustazione di prodotti locali.
16:30 – 17:30: Belvedere Santa Lucia
Concludi la giornata salendo al Belvedere Santa Lucia, il punto panoramico da cui godere della vista spettacolare dei tetti dei trulli, particolarmente suggestiva al tramonto.
Questo itinerario permette di scoprire la ricchezza storica, culturale e architettonica di Alberobello con un ritmo rilassato, ideale per un’esperienza immersiva e completa in una sola giornata.
Il Trullo storia e caratteristiche
Il trullo è una costruzione tradizionale in pietra a secco tipica della Puglia centro-meridionale, con la sua forma conica che deriva dall’evoluzione del modello preistorico e greco antico della thòlos, una cupola a forma di tumulo. I trulli di Alberobello, che rappresentano l’esempio più famoso e concentrato, sono dichiarati Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO dal 1996.
La loro origine risale probabilmente al XIV secolo, ma è nel XV secolo che si ha una loro massiccia diffusione, legata anche a motivi storici e fiscali: nel Regno di Napoli esisteva una legge, la “Prammatica de Baronibus”, che imponeva tasse molto alte per ogni nuova costruzione abitativa. Per eludere questi tributi, i contadini furono obbligati dai signori locali a costruire edifici senza malta, cioè a secco, in modo che potevano essere rapidamente smantellati in caso di ispezione per evitare le imposte. Questa tecnica dava origine a strutture robuste ma facilmente demolibili come i trulli.
I trulli erano originariamente costruzioni rurali utili come ricoveri temporanei, depositi o abitazioni per contadini e pastori, fatti con pietre calcaree locali, raccolte senza alcun collante, con muri spessi che garantivano isolamento termico, mantenendo fresco l’interno d’estate e caldo d’inverno. La forma del tetto conico è anche funzionale per far defluire facilmente l’acqua piovana e assemblare un’estetica unica e suggestiva.
Nel tempo i trulli si sono evoluti da semplici costruzioni monovano a complessi di stanze comunicanti, diventando abitazioni permanenti di grande fascino. La concentrazione di questi edifici e la loro particolarità hanno reso Alberobello una meta unica, oltre che simbolo dell’architettura rurale mediterranea.
Riassumendo, il trullo è una costruzione in pietra a secco a forma conica nata per ragioni pratiche e fiscali, che si è evoluta in un simbolo culturale e architettonico distintivo della Puglia.
Come venivano costruiti i trulli
La costruzione di un trullo seguiva una tecnica artigianale molto particolare e ingegnosa, basata sull’uso esclusivo della pietra calcarea locale, senza malta o cemento, che è detta “muratura a secco”. Ecco i passaggi principali per costruire un trullo, così come tradizionalmente eseguiti:
Scavo e fondazione : Si iniziava con lo scavo del terreno per realizzare una cisterna d’acqua sotterranea utile a raccogliere l’acqua piovana. Le pietre estratte durante lo scavo furono riutilizzate nella costruzione.
Costruzione delle mura : I muri spessi e molto robusti, con uno spessore medio da 80 cm a 1,50 m, sono stati costruiti con pietre grandi e irregolari poste a secco direttamente sul terreno, creando una base stabile e isolante. La forma planimetrica era spesso quadrata o circolare.
Formazione del tetto a cono : Il tetto era costruito posando cerchi concentrici di pietre (chiamate “chiancarelle”) sempre più piccoli man mano che si saliva verso l’alto, fino a chiudere con una “chiave di volta”, una pietra centrale che garantiva la stabilità della struttura. Questo sistema funzionava grazie all’attrito e all’incastro delle pietre, senza bisogno di calce o cemento.
Decorazioni e finiture : Il tetto poteva essere decorato con simboli esoterici o religiosi bianchi tracciati con cenere, e un pinnacolo di pietra rifiniva la sommità, considerato un portafortuna o elemento propiziatorio.
Impermeabilizzazione e raccolta acqua : Il cornicione sporgente permetteva di raccogliere le acque piovane che, tramite canaletti, venivano convogliate nella cisterna sottostante.
Interni semplici e funzionali : All’interno c’erano un focolare e delle nicchie ricavate nelle spesse mura. Il pavimento in legno poteva essere rialzato per creare un soppalco.
Questa costruzione, chiamata dialettalmente “truddhu”, adottava la tecnica detta “cuci e scuci” perché poteva essere smontata rapidamente togliendo la pietra chiave, un vantaggio dato dalla necessità storica di eludere tasse ed esattorie nel passato.
I trulli rappresentano così un esempio geniale di architettura spontanea in pietra a secco, capace di garantire isolamento termico naturale, stabilità, e un valore estetico unico e suggestivo.