Museo di Romualdo (Cripta della Concattedrale di Monopoli) — storia e cosa vedere
Il Museo della Cripta di Romualdo si trova sotto la Cattedrale di Maria SS. della Madia, nel cuore del centro storico di Monopoli. L’allestimento museale nasce dal restauro degli ambienti sotterranei e propone un percorso espositivo che permette di visitare i reperti direttamente nei luoghi in cui sono stati riportati alla luce, ricostruendo le stratificazioni storiche della città.
Breve storia in pillole
La cripta è riconducibile alla Cattedrale romanica fatta erigere dal vescovo Romualdo nel XII secolo; gli scavi hanno riportato alla luce i resti della cripta romanica e parti strutturali inglobate nelle fondazioni della chiesa settecentesca.
Gli interventi archeologici documentano un utilizzo sacro e abitativo dell’area che si estende per oltre 2.400 anni: sotto la cripta romanica sono emersi livelli e tombe che risalgono all’età del Bronzo, all’epoca messapica, al periodo ellenistico-romano e all’età paleocristiana.
Tra i ritrovamenti significativi vi è una tomba infantile datata al III secolo d.C. e una serie di tombe a fossa di epoca altomedievale, che mostrano la lunga continuità di utilizzo del sito.
Cosa vedere — i punti forti della visita
La cripta romanica: resti architettonici della cattedrale medievale — navate basse, strutture litiche, porzioni di pareti e archi originali — che consentono di vedere “dal vivo” la sovrapposizione delle epoche.
Reperti archeologici in situ: ceramiche, frammenti votivi, utensili e parti di corredi tombali provenienti dagli scavi condotti sotto la cattedrale e in altre chiese del centro storico (S. Maria Amalfitana, S. Pietro). Molti manufatti sono esposti nello stesso ambiente dove furono trovati, ottimo per comprendere stratigrafia e contesto.
Elementi lapidei e sculture: capitelli, fregi e rilievi che testimoniano le fasi costruttive diverse e il gusto artistico degli interventi succedutisi nei secoli. Habia Puglia
La “parete del campanile” seicentesco inglobata nelle fondamenta della basilica settecentesca — interessante per chi studia trasformazioni architettoniche locali.
Consigli pratici per il turista
Durata della visita: 30–60 minuti per la parte archeologica; se abbinata alla visita della Cattedrale e del centro storico di Monopoli, prevedere 1,5–2 ore.
Guide e visite: il sito è piccolo e il racconto di una guida locale arricchisce molto l’esperienza; sono disponibili visite guidate (anche in lingua straniera) tramite associazioni locali. Molti visitatori segnalano che la spiegazione della guida fa emergere dettagli che altrimenti si perderebbero.
Orari e biglietti: gli orari possono variare stagionalmente e nei giorni feriali; verificare il calendario aggiornato sul sito del Comune di Monopoli o sulle pagine ufficiali del museo prima di recarsi. Generalmente il museo apre in specifici giorni della settimana (consultare gli avvisi pubblici).
Accessibilità: essendo in gran parte un sito ipogeo con scale e ambienti bassi, valutare la mobilità se si hanno difficoltà motorie; informarsi preventivamente su accessi alternativi.
Perché vale la pena inserirlo nell’itinerario
Il Museo di Romualdo offre una lettura stratigrafica unica del centro storico di Monopoli: visitandolo si passa dall’età del Bronzo fino al Medioevo in pochi passi, vedendo reperti nello stesso luogo del loro rinvenimento. È una tappa ideale per chi ama l’archeologia urbana e vuole comprendere la lunga storia di occupazione del sito